Henry Cavill svela il suo nuovo ruolo e la sua nuova storia in Highlander, la cui uscita è prevista per il 2026. Il materiale originale verrà mantenuto, aggiungendo dettagli che completano la storia anziché sminuirla.

In un’intervista esclusiva rilasciata oggi da Los Angeles, Henry Cavill ha finalmente alzato il velo sul suo attesissimo ruolo nel reboot di Highlander, il cult fantasy degli anni ’80 che ha incantato generazioni con le sue battaglie immortali e la sua miscela unica di azione, dramma e misticismo. L’attore britannico, reduce da successi come The Witcher e Mission: Impossible – Fallout, ha condiviso dettagli intriganti sul personaggio di Connor MacLeod, l’immortale highlander scozzese che combatte per la sopravvivenza in un mondo di spade e destini intrecciati. “Connor non è solo un guerriero”, ha spiegato Cavill con quel suo carisma magnetico, gli occhi che brillano di eccitazione. “È un uomo intrappolato in un’eternità che non ha scelto, un’anima tormentata da secoli di perdite e vittorie. La mia versione esplorerà la sua evoluzione interiore, mostrando come l’immortalità lo trasformi da un semplice highlander del XVI secolo in un guardiano moderno, diviso tra il desiderio di pace e il richiamo della battaglia finale”.

Il progetto, diretto dal maestro dell’azione Chad Stahelski – il cervello dietro la saga di John Wick – promette di essere un evento cinematografico. Annunciato oltre un decennio fa, Highlander ha attraversato alti e bassi nella sua gestazione, passando da Lionsgate ad Amazon MGM Studios, che ha rilevato i diritti nel 2025 per garantire un’uscita nelle sale. Nonostante i ritardi causati da reshoot di Ballerina, lo spin-off di John Wick, e un recente infortunio di Cavill durante le prove (che ha posticipato le riprese all’inizio del 2026), il film mantiene una finestra di rilascio ambiziosa per il 2026. Stahelski, in un recente aggiornamento a Collider, ha confermato che le macchine da presa gireranno tra la Scozia, l’Italia e Hong Kong, catturando l’essenza epica delle location originali ma con un tocco contemporaneo. “Vogliamo rendere omaggio al film del 1986”, ha detto il regista, “ma infonderlo con coreografie di spada che faranno impazzire i fan. Immaginate John Wick con le katane: è questo il sapore”.

Cavill, che ha ereditato il mantello di Christopher Lambert, ha enfatizzato come il suo approccio al ruolo sia radicato nel rispetto per il materiale sorgente. “Non stiamo riscrivendo Highlander per renderlo ‘più woke’ o commerciale”, ha dichiarato con fermezza. “Il cuore rimane intatto: la Regola, il Quickening, la Gathering. Aggiungeremo dettagli che arricchiscono la lore, come flashback più profondi sulla vita di Connor nelle Highlands scozzesi, le sue lotte contro altri immortali in epoche storiche reali – pensate alla Rivoluzione Francese o alla Seconda Guerra Mondiale – e un’esplorazione più intima del suo legame con Ramirez. Non sminuiamo nulla; completiamo la storia, dando ai fan quel senso di completezza che meritano dopo anni di attesa”. Queste parole riecheggiano le dichiarazioni di Stahelski, che ha descritto il film come un “tributo amorevole” al classico di Russell Mulcahy, con Sean Connery nei panni del mentore egiziano. “Il pubblico ha amato l’originale per la sua passione cruda e il suo umorismo tagliente. Noi amplificheremo quello, senza tradirlo”.

Il cast stellare è un altro punto di forza che fa fremere gli appassionati. Accanto a Cavill, Russell Crowe interpreterà Juan Sánchez-Villalobos Ramirez, portando la sua presenza carismatica e il suo accento da predatore a un personaggio che nel film originale era il fulcro comico-drammatico. Crowe, reduce da Gladiator II, ha già condiviso aneddoti sul set: “Allenarmi con Henry è stato come duellare con un leone. Le nostre scene sono un’esplosione di energia”. Karen Gillan, nota per Guardiani della Galassia, vestirà i panni di Heather, l’amore perduto di Connor, aggiungendo una dimensione emotiva profonda. Djimon Hounsou e Max Zhang completeranno il gruppo degli immortali, mentre Dave Bautista, l’ex wrestler diventato icona Marvel, si calerà nei muscoli e nella ferocia del villain per eccellenza, il Kurgan. “Sarò il mostro che tutti temono”, ha promesso Bautista in un post su Instagram, “ma con un twist che vi lascerà senza fiato”. Marisa Abela, in ascesa dopo Back to Black, interpreterà un nuovo personaggio: una storica moderna che incrocia il cammino di Connor nel presente, legando passato e futuro in modo innovativo.

La trama, scritta da Michael Finch con contributi di Ryan J. Condal e Kerry Williamson, seguirà fedelmente il nucleo del film originale: Connor MacLeod, nato nelle nebbie delle Highlands nel 1518, scopre la sua immortalità dopo una battaglia mortale. Esiliato e inseguito da nemici come il brutale Kurgan, impara l’arte della spada da Ramirez e viaggia attraverso i secoli, accumulando Quickening – l’energia mistica rubata uccidendo altri immortali – in vista della Gathering, lo scontro finale a New York dove solo uno sopravvivrà per reclamare “il Premio”, la mortalità e il potere supremo. Ma il reboot espanderà questi elementi con “dettagli che completano anziché sminuire”, come dice Cavill. Aspettatevi sequenze d’azione mozzafiato: duelli aerei su grattacieli, inseguimenti in auto intrecciati a combattimenti storici, e un uso innovativo della CGI per rendere i Quickening visivamente esplosivi, senza perdere il sapore pratico delle coreografie. Stahelski, con la sua 87Eleven Productions, ha promesso stunt reali al 90%, inclusi spadaccini addestrati in Europa e Asia.
Per i fan, Highlander non è solo un film: è un fenomeno culturale che ha generato sequel, una serie TV con Adrian Paul e un’eredità di citazioni iconiche come “There can be only one”. Cavill, che ha confessato di essere cresciuto idolatrando Lambert e Connery, vede nel ruolo un’opportunità per riconnettersi con le sue radici scozzesi (la madre è parzialmente scozzese). “Questo film è per chi ha rivisto l’originale cento volte su VHS”, ha detto. “Ma anche per le nuove generazioni, che scopriranno perché Highlander ha definito il fantasy action”. Con un budget stimato oltre i 150 milioni di dollari, Amazon punta a un’uscita globale nel 2026, seguita da edizioni home video e, chissà, un universo espanso.
Mentre le riprese slittano per permettere a Cavill di riprendersi – l’attore ha minimizzato l’infortunio come “un graffio da spadaccino” – l’hype cresce. In un’era di reboot controversi, Highlander si erge come un faro di fedeltà creativa. Stahelski lo riassume bene: “Non rubiamo l’anima; la ravviviamo”. Per Cavill, è personale: “Connor mi ha insegnato che l’immortalità è una maledizione, ma anche un dono. Interpretarlo è stato catartico”. I fan, dal canto loro, contano i giorni. Nel 2026, le spade torneranno a cantare, e l’eco di “There can be only one” riecheggerà più forte che mai.
