La sceneggiatrice Lauren Schmidt-Hissrich, nonché showrunner di The Witcher, ha commentato: Liam Hemsworth è un eccellente successore per il ruolo di Geralt dopo l’addio di Henry Cavill.

In un panorama televisivo dominato da adattamenti fantasy epici, The Witcher continua a catturare l’immaginazione del pubblico globale con la sua miscela unica di mostri, magia e dilemmi morali. Mentre Netflix si prepara al lancio della quarta stagione, previsto per il 30 ottobre 2025, tutte le attenzioni sono puntate su un cambiamento epocale: l’arrivo di Liam Hemsworth nei panni di Geralt di Rivia, subentrato a Henry Cavill dopo tre stagioni iconiche. La showrunner Lauren Schmidt-Hissrich, mente creativa dietro la serie, ha rotto il silenzio in una serie di interviste esclusive, elogiando senza riserve il nuovo attore e delineando le sfide e le opportunità di questa transizione. Le sue parole, pronunciate con entusiasmo contagioso, non solo dissipano i dubbi dei fan ma promettono un’evoluzione profonda del personaggio che ha reso la serie un fenomeno mondiale.

Ricordiamo il contesto: l’annuncio dell’uscita di Cavill, a fine 2022, aveva scatenato un’onda di shock e delusione tra i milioni di spettatori. L’attore britannico, con la sua presenza carismatica e il fisico imponente, aveva incarnato Geralt in modo magistrale, infondendo al cacciatore di mostri una stoicità quasi mitologica, temperata da sguardi intensi e un amore paterno per Ciri. Cavill, fan sfegatato dei libri di Andrzej Sapkowski e dei videogiochi di CD Projekt Red, aveva persino “corteggiato” il ruolo con passione, contribuendo a elevare la serie a cult status. Ma divergenze creative – come ha accennato Hissrich senza entrare nei dettagli – e opportunità esterne, inclusa la presunta parentesi Superman, hanno portato a una separazione inevitabile. “Henry ha lasciato un’eredità immensa”, ha dichiarato la showrunner in un’intervista a IGN, “ma il mondo di The Witcher è vasto e Geralt è un personaggio che si presta a infinite interpretazioni. Passare il testimone con reverenza è stato il nostro mantra”.

Ed è qui che entra in scena Liam Hemsworth, l’australiano noto per ruoli action in film come The Hunger Games e Extraction. Hissrich non ha esitato: Hemsworth è stato il suo primo pensiero una volta concretizzata l’uscita di Cavill. “Quando abbiamo iniziato a immaginare chi potesse riempire le scarpe di Geralt, cercavamo una fisicità innegabile”, spiega la sceneggiatrice. “Serve qualcuno che eccella nelle scene d’azione, che incuta timore con la sola presenza, ma che sappia anche toccare le corde emotive del personaggio. Liam unisce tutto questo in modo organico. Nei suoi lavori precedenti, ho visto un’anima che traspare sia nei combattimenti furiosi che nelle conversazioni intime. È gobsmacked – sono ancora sbalordita – che abbiamo potuto averlo”. Queste parole, pronunciate con un misto di stupore e gratitudine, sottolineano come la scelta non sia stata un ripiego, ma una visione audace. Hemsworth, sorpreso dall’offerta ricevuta durante le riprese di Land of Bad, ha accettato con entusiasmo, dichiarandosi fan dei videogiochi Witcher fin dal terzo capitolo. “Non voglio riscrivere ciò che Henry ha fatto”, ha detto l’attore in un’apparizione congiunta con Hissrich. “Voglio onorarlo e portare Geralt in un nuovo territorio, legandomi al suo percorso senza cancellarlo”.

La quarta stagione, che segna l’inizio della fase finale della serie – con le ultime due stagioni che narreranno un’unica storia coesa – abbraccia pienamente questa metamorfosi. Hissrich rivela che Geralt di Hemsworth sarà “un po’ più divertente, con un umorismo secco, e decisamente più emotivo”. Addio alla rigidità stoica di Cavill: il nuovo strigo sorride di più, ingaggia dialoghi più lunghi e profondi, esplorando temi come la vulnerabilità e il legame familiare con Yennefer e Ciri. “Nei primi episodi, affrontiamo il cambio di guardia apertamente”, confida la showrunner a TV Insider. “Non balliamo intorno al fatto: lo integriamo nella narrazione, usando il tema ricorrente di The Witcher sulle storie che si evolvono e sui narratori che le cambiano. Ricreiamo scene iconiche – come l’incontro nella foresta con Ciri o lo scontro con Vilgefortz – ma con Liam, per sottolineare come il mito si adatti al tempo”. Questa mossa meta-narrativa, ispirata proprio dai libri di Sapkowski, non solo onora il passato ma invita gli spettatori a immergersi nel presente, focalizzandosi sul personaggio anziché sull’attore.

Le riprese, concluse di recente, hanno richiesto adattamenti significativi. L’accento australiano di Hemsworth ha influenzato i copioni, rendendo Geralt “più loquace” e meno monosillabico, come nota Hissrich in un’intervista a GamesRadar+. “Abbiamo lavorato per bilanciare azione, umorismo ed emozione, creando un Geralt che protegge Ciri in un Continente devastato dalla guerra, ma che si apre di più”. Il cast, inclusa Anya Chalotra nei panni di Yennefer e Freya Allan come Ciri, ha elogiato l’energia di Hemsworth: “È instancabile, è arrivato pienamente formato”, dice Chalotra. Questa dinamica familiare “trovata” rimane il cuore della serie, con le storyline separate dei protagonisti che si intrecciano tematicamente, rafforzando il tema del “payoff” promesso da Hissrich: una conclusione soddisfacente che chiuda l’arco narrativo con maestria.
Non mancano, tuttavia, le ombre. Il backlash iniziale per l’uscita di Cavill ha lasciato cicatrici, e alcuni fan su piattaforme come Reddit esprimono scetticismo: “Henry era perfetto fisicamente, ma Liam ha più range emotivo”, commenta un utente su r/netflixwitcher. Hissrich è consapevole: “Capisco il dolore della perdita, ma spero che dall’episodio uno vedano Geralt, non l’attore. Liam si è immerso completamente”. La showrunner, che descrive se stessa come “lavorante a fumi” dopo anni di produzione, vede in questa stagione un “refresh” visivo – un mondo più luminoso e bello – che simboleggia il rinnovamento. “The Witcher parla di mostri umani più che di bestie”, riflette. “E Liam porta una profondità che esplora questo”.
Mentre il debutto si avvicina, le aspettative salgono. Hemsworth, in forma smagliante dopo un allenamento rigoroso per maneggiare le spade da strigo, promette fedeltà ai libri e ai giochi, senza imitare Cavill. Hissrich, con la sua visione instancabile, garantisce che la serie non perda il suo mordente: “È un’eccellente successione. Liam è il Geralt che il Continente merita ora”. In un’era di reboot e spin-off, The Witcher osa evolvere, ricordandoci che le leggende, come i loro eroi, mutano per sopravvivere. I fan, delusi o delulu – come ironicamente ribattezzati online – attendono con il fiato sospeso. Una cosa è certa: il lupo bianco ulula ancora, e la sua voce ha un timbro nuovo, ma ugualmente potente.
